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Stemma di Aquileia

Aquileia

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Zona archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia
Id. n. 825 1998 C (iii) (iv) (vi)

Criterio (iii): Aquileia è stata una delle più grandi e più ricche città dell'Antico Romano Impero.

Criterio (iv): Poiché gran parte dell'antica città è rimasta intatta e ancora sepolta, è il più completo esempio di una città dell'antica Roma nell'area del Mediterraneo.

Criterio (vi): Il complesso della Basilica patriarcale di Aquileia è la dimostrazione del ruolo decisivo nella diffusione del Cristianesimo nell'Europa del primo Medio Evo.

 

Cenni storici

Fondata nel 181 a.C. e Municipium nell'89 a.C., Aquileia diventa presto importante centro e porto romano in età imperiale, fino ad assumere il ruolo, sotto l'impero di Augusto, di città capitale della X regione (la Venetia et Histria). In questo periodo Aquileia conosce un grande splendore e in tutto il I secolo si avrà un intenso sviluppo economico e culturale. Sotto l'impero di Diocleziano (248-305) la città diviene sede del governatore della X regione, ed anche del comandante della flotta dell'Alto Adriatico. Viene inoltre aperta la Zecca.
Con l' Editto di Costantino (313) la già forte comunità cristiana viene potenziata e il vescovo Teodoro fonda la prima chiesa (aule teodoriane), Aquileia assume così nei secoli un ruolo fondamentale come polo della cristianità delle aree orientali e balcaniche e il capo della Chiesa (vescovo) dal VI secolo verrà chiamato ufficiosamente patriarca.
Nel 452 a seguito dell'invasione degli Unni (Attila) la città è distrutta e gli  abitanti si rifugiano a Grado e nelle isole della Laguna. Inizia per Aquileia un periodo di declino, accentuato dalla calata dei Longobardi in Italia (568), i quali trasferiscono la capitale del ducato del Friuli a Cividale.
Nel 699 termina lo Scisma dei tre capitoli (557-699) e la controversia tra  il vescovo di Aquileia (di elezione prima longobarda poi franca) e il vescovo di Grado (di elezione dalla Chiesa di Roma) è ricomposta dalla Chiesa stessa, affidando al vescovo di Aquileia il potere sui territori in terraferma e a quello di Grado la potestà sulle isole.

Ciò nonostante, Aquileia viene però abbandonata dai patriarchi, i quali si trasferiscono prima a Cormons, poi a Cividale. Sarà Carlo Magno a finanziare il patriarca Massenzio (811) allo scopo di restituire potere e splendore all'antica sede patriarcale.
Dal sec. X si registrano invasioni di Avari e Ungari (distruzione della Basilica), la disgregazione dell'impero carolingio, il passaggio del potere alla Casa di Sassonia e successivamente a quella di Franconia.
Nel 1031 il patriarca Poppone (1019-1042) riconsacra la Basilica e con lui inizia una stirpe di patriarchi di origine germanica. Nel 1077 il patriarca di Aquileia viene nominato signore feudale e lo Stato si arroga il diritto di battere moneta.
A seguito del forte terremoto del 1348 la Basilica subisce danneggiamenti.
Dal 1420 Aquileia passa sotto il dominio di Venezia: il potere temporale dei patriarchi termina per passare nelle mani di quelli di origine veneta, i quali conservano però l'ampia giurisdizione ecclesiastica.
Nel 1509 Aquileia è occupata dalll'Austria.
Nel 1751 decade l'ultimo patriarca e la diocesi viene soppressa: si costituiscono i due arcivescovadi di Udine (territori veneti) e Gorizia (territori austriaci).

 

La Basilica, unita alla Chiesa dei Pagani (sec. IX) e al Battistero (sec. V), costituisce un grandioso edificio romanico con Campanile isolato del sec. XI (sec. XVI parte superiore). Fu fatta edificare nel 1021-31 dal patriarca Poppone, su preesistenti strutture risalenti ai secoli IV, V e IX. A seguito del terremoto del 1348 sono stati apportati rimaneggiamenti di goticheggianti.

Basilica (courtesy Creative Commons) Basilica_interno

L'interno è a 3 navate a croce latina con soffitto a carena (1526), splendida la pavimentazione a mosaico (sec. IV), tra le più ricche della cristianità occidentale

Mosaici Mosaici

Ricche decorazioni per le Cappelle, gli Altari, la Tribuna rinascimentale di Bernardino da Bissone...

Abside Basilica_interno
Cattedra patriarcale e altare Battistero

La Cripta degli Affreschi (sec. IX) è ricca di affreschi di fine Duecento

Cripta degli Affreschi Pala di Pellegrino da San Daniele

Vicino al Tempietto romanico di S. Sepolcro (sec. XI) la Cripta degli Scavi: qui, tra resti di edifici paleocristiani e romani, stupendi mosaici pavimentali (sec. III-IV)

Cripta degli Scavi_mosaico teodoriano-particolare Cripta degli Scavi_mosaico teodoriano-particolare
 

Museo Archeologico
Il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia custodisce collezioni che spaziano dalla statuaria all'artigianato artistico e ornamentale.
Notevole la raccolta di gemme e ambre, di cui Aquileia era nodo centrale di lavorazione e smistamento commerciale.

Museo Archeologico_Augusto   Museo Archeologico_Mithra Museo Archeologico_stele di un fabbro Museo Archeologico_ritratto di Livia
Museo Archeologico_ambre Museo Archeologico_ambre 3 (amorini) Museo Archeologico_gemme Museo Archeologico_ambre

Museo Paleocristiano
Un pò museo e un pò area archeologica, conserva mosaici, iscrizioni funerarie cristiane, ricomponendo il quadro della cristianità di Aquileia lungo un periodo di 15 secoli.

Museo Paleocristiano_Santi Pietro e Paolo  Museo Paleocristiano_iscrizioni  Museo Paleocristiano_mosaico absidale-particolare

Aree Archeologiche

Foro Porto fluviale

Le aree visitabili costituiscono ad oggi senz'altro una parte minima del patrimonio archeologico emerso ed interrato (Terme, Mura...).
La passeggiata archeologica può snodarsi lungo l'asse della Via Giulia Augusta, si incontra: il Foro, il Porto Fluviale, le abitazioni, il Sepolcreto.

Lungo la via Augusta, a sud del Foro, grande mausoleo databile sec. I d.C. (ricostruzione).

Sepolcreto
Mosaico di domus romana raffigurante il ratto di Europa (Museo)          Sepolcreto_donna seduta          Mausoleo

 

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Quota di partecipazione

Programma dettagliato e costi saranno stabiliti in base alle modalità di viaggio e di permanenza
(aereo, nave, treno, pullman... visita, week end, soggiorno, campo scuola... ).

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