Roma e Lazio

Bracciano

Il Lago, la Città, il Castello, i Giardini

L’area nord della Provincia di Roma offre, a pochi chilometri dalla Capitale, una varietà di aspetti culturali ed artistici che toccano quasi l’intero arco della civilizzazione della nostra penisola; dalle testimonianze delle popolazioni italiche pre-romane, come gli Etruschi, ai numerosissimi borghi medievali che accolsero sulle loro colline i fuggitivi dei paesi colpiti dalle scorrerie barbariche, ai centri monastici, agli eremi immersi nella tranquillità dei boschi fino ai castelli dei patrizi romani, che con le loro torri e bastioni spiccano ancora sul panorama e sono meta di moltissimi turisti.
Tutto questo è immerso in un contesto paesaggistico ancora intatto, che consente di visitare, nell’area tra Cerveteri ed il lago di Bracciano, riserve e parchi naturali, laghi e fiumi circondati da una campagna sapientemente coltivata che offre prodotti tipici e genuini.
E così all’itinerario storico e naturalistico si affianca quello del gusto, per riscoprire, accanto ai monumenti di grande importanza e richiamo, antichi sapori, in un contesto di grande ricchezza e varietà.


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Il Lago

Il lago di Bracciano (detto anche Sabatino) è di forma quasi circolare (diametro circa 9 chilometri, profondità al centro 170 metri) ed occupa una vasta depressione vulcanica (superficie kmq 57, perimetro Km 31,5).

Castello e lago: scorcio

Panorama

Panorama

La sua posizione collinare (288 m sul livello del mare) e la sua relativa vicinanza alla costa tirrenica favoriscono un clima mite durante tutto l’anno. In questa parte del Lazio settentrionale la natura si è quindi sbizzarrita con un’incredibile varietà di fauna e di flora.

Nelle acque del lago abbondano molte specie di pesci: anguille, lucci, tinche, coregoni, carpe, persici. Tra le canne, nelle insenature, si riposano gli uccelli migratori, le folaghe, le oche selvatiche. Nei boschi limitrofi, tra querce, castagni, ulivi, lecci, salici, pioppi ed olmi, scopriamo cinghiali, tassi, istrici e faine.

L’uomo scelse di sostare presso le rive di questo incantevole lago fin dalla lontana preistoria, come attestano i ritrovamenti di resti di villaggi palafitticoli nella zona di Vicarello, presso Trevignano. In seguito fu sede di insediamenti etruschi, oggi emersi da alcuni scavi come quelli relativi alle località di Ricostano, Olivetella, Colonnette.

In epoca romana il lago veniva chiamato “Sabatinus Lacus” perché formatosi nella caldera dell’antico vulcano Sabatino.

Castello e lago: scorcio


Sport velici sul lago

Oltre ad essere un magnifico scenario naturale ed ambita meta turistica, il lago è anche un importante sito per eventi sportivi ed hobbistici sull’acqua e per mini crociere turistiche con scali nelle suggestive località di Trevignano e Anguillara.

 

La Città

Posta in magnifica posizione panoramica sul lago, la cittadina di Bracciano sorge su di un sito abitato ininterrottamente dall'età etrusca.

Duomo S. Stefano

 

S. Lorenzo a Pisciarelli

Da rocca dei Prefetti di Vico nei secoli XIII e XIV, nel 1419 divenne feudo degli Orsini, che ne fecero la capitale del loro piccolo stato.

S. Maria Novella

Oltre al Castello e al Palazzo Comunale, si possono ammirare importanti architetture e opere d'arte: le chiese di S. Maria Novella (con importanti tele di età barocca) e di San Lorenzo a Pisciarelli, la Collegiata di S. Stefano (che conserva un importante polittico trecentesco) e la Cappella di S. Sebastiano dell'Ospedale Vecchio (con affreschi della scuola di Antoniazzo Romano).

Collegiata S. Stefano

 

S. Maria Novella

 

 

 

Una curiosità: la via più stretta

Nonostante qualche (purtroppo) disastroso adattamento moderno, il borgo medioevale di Bracciano è ancora assai interessante. Notevole è soprattutto la Salita del Moretto, una delle vie più strette che esistano: tant'è vero che le facciate delle case che la fiancheggiano, nella parte superiore, si toccano o almeno si sfiorano, come accade in certe strade di cittadine medievali tedesche, dove gli sporti dei lati opposti sono quasi a contatto l'uno con l'altro.

 

Il Castello

Ad uno sguardo di distanza da Roma, presso la sponda meridionale del lago di Bracciano, sorge maestoso il Castello Orsini-Odelscalchi, una delle più belle dimore feudali rinascimentali dell'intera Europa.

Castello e case

Castello: giardino

Sala papalina

Sala delle armi

Realizzata nel 1470, per volere di Napoleone Orsini, la costruzione è ideale punto d'incontro tra architettura militare e civile. Nel XVII secolo fu acquistato dagli Odescalchi, ancora attuali proprietari.

Alla base della torre est si apre l'entrata del Castello; nel vano d'ingresso una larga scala a chiocciola conduce allo studio e alla biblioteca, detta anche sala Papalina per aver ospitato nel 1481 Papa Sisto IV, alla ricerca di un luogo lontano dalla peste che in quel periodo flagellava Roma.

Di notevole pregio ed effetto sono i due stucchi realizzati da Taddeo Zuccari che decorano il soffitto delle due stanze. Anche la terza sala prende il nome da un altro illustre ospite che vi soggiornò nel 1900: il re Umberto I.

Dopo la sala del trittico e quella del Pisanello, si accede alla sala dei Cesari: distribuiti lungo il perimetro della sala, i busti dei dodici Cesari; lungo tutta la parete, l'affresco di Antoniazzo Romano: nella parte destra è raffigurata la visita che il giovane Piero dei Medici fece al castello nel novembre del 1487; a sinistra invece è raffigurata la trionfale cavalcata che Gentil Virginio Orsini fece a Bracciano al comando delle sue milizie il 28 ottobre 1489, dopo aver ricevuto la nomina di Capitano delle truppe Aragonesi.

Altra sala di notevole importanza è quella degli Orsini.

Dopo la sala di Isabella, si sale al secondo piano dove si accede alla sala d'Ercole e, in corrispondenza della sottostante sala dei Cesari, la sala d'armi, con la sua ampia e significativa collezione di armi medievali.

Dalla loggia inizia il panoramico giro della ronda, che unisce le sei torri del castello.

Castello Orsini-Odescalchi

Castello: ingresso

Trono

Affresco

  Infine l'elegante portico della corte segna la fine del viaggio alla scoperta del Castello Odelscalchi di Bracciano.

Una famosa scala

Celebre per bizzarria, originalità e bellezza è la grande scala del cortile triangolare che porta al piano superiore del castello, architettata a colonne crescenti a dare un particolare effetto prospettico di elevazione.

Castello Orsini-Odescalchi

Il castello parla

In un’iscrizione che data dalla sua costruzione (secolo XV), il castello parla in prima persona e dice:

Ecclesiae ductor statuit Napuleo Gentis
Ursinae, sontes arceo, servo bonos

(Napoleone degli Orsini, capitano della Chiesa, mi fondò, respingo i colpevoli, difendo i buoni)

 

I Giardini

Giardini di San Liberato

Giardini di San Liberato: chiesa

Giardini Botanici di San Liberato.

Costruita nel sec. IX all’interno di un’area boschiva di 1500 ettari e sopra i resti dell'antico insediamento romano di Forum Clodii, San Liberato è innanzitutto una bellissima Chiesa Romanica del IX sec. racchiusa in un bosco di castagni secolari che sconfina nel parco.

 

San Liberato è anche un roseto, o meglio, una galleria di rose tutte sfumate in profusione, interrotta e ripresa da una fontana di pietra, culla e giaciglio di ninfee e di rane.

 

A sublimare la Chiesa e il campanile (del Mille), vigilati da un fico e un cipresso pluricentenari, è la vista a volo d’uccello sulle acque oggi opaline del lago vulcanico di Bracciano e sul profilo conico di Rocca Romana.

Giardini di San Liberato

Giardini di San Liberato: chiesa

 

Minuzie e vastità, luci e ombre, crescendo di fiori e di piante conducono il visitatore in un mondo in cui ogni ansia svanisce.

 

Il Giardino

Dieci lunghi anni di dedizione operosa e di lavoro creativo, in costante dialogo con la natura e il sogno, hanno permesso al Conte Donato Sanminiatelli, a sua moglie Maria Odescalchi e al grande architetto paesaggistico inglese Russell Page di dare vita a un sogno e di porgerlo ad altri.

Giardini di San Liberato

Giardini di San Liberato

Era la primavera del 1964 quando Page, entrando per la prima volta nella bellezza di questo luogo esclamava: ”Non conosco giardino che emani magia come S.Liberato” accettando, con umiltà ed entusiasmo, l’incarico di accentuare e riespandere la bellezza di questo piccolo grande paradiso.

Un vero e proprio parco botanico che ospita aceri canadesi, ciliegi giapponesi, abeti di Spagna, liquidambar e perrotie persiche, canfore e liriodendri, nysse silvatiche che d’autunno sembrano prendere fuoco.

Aspetti botanici interessanti sono legati alla struttura del Parco, ideata da uno dei maggiori paesaggisti del secolo appena passato. Nasce come arboretum, collezioni di specie arboree provenienti da ogni parte del mondo: USA, Giappone, Australia, Grecia, Italia, Inghilterra, Francia, Spagna, Messico, Argentina, Brasile. Nonostante ciò, tutti gli alberi si sono adattati al clima ed hanno avuto uno sviluppo sorprendente. Oltre a questo, per volere dei committenti, Page aggiunse colore e profumi.

Quindi, dopo 40 anni, abbiamo più di 1200 rose in specie e varietà, Viburnum, garrya, siepi a colore di iperico e spirea, 17 specie di Pinus, 7 di magnolia, 73 Camellia in specie e varietà, una buona collezione di Rhododendron, Quercus, Acer, e tante altre famiglie botaniche.

Giardini di San Liberato

 

 

Giardini di San Liberato

San Liberato ha qualcosa di veramente speciale, merita la visita e un'approfondita conoscenza.

 

Museo Storico dell'Aeronautica Militare

Tra i più grandi d’Europa sia per dimensioni che per qualità e quantità del materiale esposto, si trova in località Vigna di Valle, nei pressi di Bracciano.

Museo AM

   

Scheda Itinerario

Bracciano

Il Lago, la Città, il Castello, i Giardini

ORARI

T A P P E   P R I N C I P A L I

Note

08.00

Partenza da Roma o località da concordare

 

Mattino

Lago di Bracciano - Castello Orsini-Odescalchi - Bracciano

Castello: chiusura lunedì

13.00-14.30

Pausa pranzo

 

Pomeriggio

Giardini di San Liberato

Prenotazione

18.00

Partenza per Roma o località da concordare

 

Quota di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
Per Transfer, preventivi, richieste specifiche o soluzioni personalizzate contattare RosiTour