Roma e Lazio

Spruzzi e giochi d'acqua

Le più belle ville del mondo

Tivoli

Villa D'Este - Villa Adriana - Villa Gregoriana

Canopo


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Villa d'Este (Tivoli)
Id. n. 1025 2001 C (i) (ii) (iii) (iv) (vi)

Criterio (i)
Villa d'Este è uno tra gli esempi eccellenti della cultura del Rinascimento al suo apogeo.

Criterio (ii) I giardini della Villa d'Este hanno profondamente influenzato lo sviluppo e la progettazione dei giardini in tutta Europa.

Criterio (iii) I principi del design e dell'estetica del Rinascimento sono illustrati in modo eccezionale dai giardini di Villa d'Este.

Criterio (iv) I giardini di Villa d'Este sono tra i primi e i piu' raffinati giardini delle meraviglie e simboleggiano la fioritura della cultura del Rinascimento.

 

Villa Adriana (Tivoli)
Id. N° 907 1999 C(i) (ii) (iii)

Criterio (i) e (iii): Villa Adriana è un capolavoro che in modo unico riunisce le più alte forme di espressione dell'essenza culturale dell'antico Mondo Mediterraneo.

Criterio (ii): Lo studio dei monumenti che compongono Villa Adriana ha giocato un ruolo cruciale nella riscoperta degli elementi dell'architettura classica da parte degli architetti del periodo rinascimentale barocco. Essa ha inoltre profondamente influenzato numerosi architetti e disegnatori del XIX e XX secolo.

 

“Sul golfo tiburtino ormai non resta più terreno da coltivare con l’aratro”

diceva Orazio, riferendosi alla fitta presenza di ville sull’intero territorio;

in realtà, le tre ville famose che oggi noi possiamo ammirare non esistevano ancora, ma con tutta evidenza ve ne erano molte altre.

 

Villa D'Este

Cascate e giochi d'acqua

Affresco

Questa stupenda villa, il cui ingresso è situato proprio a fianco della Chiesa di S. Maria Maggiore (portale e rosone gotici, pavimento cosmatesco), possiede uno dei più sontuosi giardini all’italiana, un armonioso e gioioso connubio tra la purezza e l’originalità delle architetture, i suggestivi e zampillanti giochi d’acqua e la scenografica e lussureggiante vegetazione.

 

Spruzzi e giochi d'acqua

 

Al suo interno la villa ha decine di sale affrescate da artisti della scuola romana del ‘500.

Cascate e giochi d'acqua

Giardini

Voluta dal Cardinale Ippolito d’Este (innalzato a grandi onori da Francesco I ma caduto in disgrazia presso il successore di questi, Francesco II) con l’intento di ritirarsi a vita privata a Tivoli, la villa fu realizzata dall’architetto napoletano Pirro Ligorio (tra il 1550 e il 1569), secondo lo schema del Belvedere con un susseguirsi di terrazze simmetriche, lungo un asse centrale, che si conclude col complesso della villa.

Viale delle Cento Fontane

 

 

 

Fontana della Civetta

Ovunque una vegetazione stupenda e meravigliosi giochi d’acqua, ben cinquecento le fontane, ad alimentarle il fiume Aniene, grazie ad una galleria che per oltre un chilometro attraversa Tivoli.

Dallo scalone si scende alla “Fontana del Bicchierone” a forma di conchiglia, il cui disegno viene attribuito al Bernini; proseguendo a sinistra si arriva alla “Rometta”, fontana del Ligorio, nella quale sono riprodotti gli edifici principali di Roma antica, come a voler costituire il fondale di un piccolo teatro.

Da qui il meraviglioso “Viale delle 100 fontane”, molto suggestivo per la bizzarria delle acque che fuoriescono dalle sculture e la “Fontana dell’Ovato”, dominata da una statua di Sibilla.

Più in basso, a strapiombo sulla spianata delle Pescherie, la “Fontana dell’Organo”, così detta perché emetteva note musicali prodotte da un organo azionato dalla forza dell’acqua.

In fondo al giardino la “Fontana della Natura”, ornata da una statua di Diana d’Efeso.

Risalendo dal centro si ammira la “Fontana dei Draghi”, eretta nel 1572 in onore di Papa Gregorio XIII.

Tornando da destra si incontra invece la “Fontana della Civetta”, che emetteva canti di uccelli, infine si arriva alla “Fontana di Proserpina”, rimodernata in epoca recente.

Rometta

 

 

Fontana dell'Ovato

 

 

Fontana dell'Organo

 

Una curiosità: proprio per effetto di questa splendida villa tutta armonia, natura e giochi d’acqua zampillante, il nome Tivoli è diventato assai noto anche per indicare, soprattutto nel mondo anglo-sassone, luoghi e locali destinati al divertimento; per esempio, in Danimarca un architetto ha addirittura voluto sistemare nelle fortificazioni di Copenhagen un parco ricco di fontane e laghi, sulla falsariga della nostra Villa.

 

Villa Adriana

La villa, stupendo Parco Archeologico in cui si combinano armoniosamente gli antichi ruderi con l’indubbio fascino del sito, ha la sua origine nell’immaginazione dell’imperatore Adriano (76-138 d.C.), il quale, essendo appassionato d’arte e d’architettura, volle che vi fossero rievocati i luoghi e le opere da lui visitati durante i numerosissimi viaggi compiuti negli 11 anni di capillare esplorazione di tutte le province dell’Impero d’Oriente.

Adriano

Nonostante lo splendore e la grandiosità della villa, di cui l’Imperatore non potè godere molto in quanto terminata nel 134, altri imperatori che gli succedettero continuarono a recarvisi ma ben presto essa venne abbandonata e cadde in rovina. Purtroppo, tra il XV e il XIX sec. venne pure spogliata di tutte le opere d’arte, che andarono ad arricchire collezioni pubbliche e private. Soltanto a partire dal 1870 iniziarono gli scavi che portarono alla luce lo splendido complesso che oggi tutti possiamo ammirare.

Mentre si gira per l’immensa villa (consigliamo di munirsi di apposita Cartina, fare una visita al Museo Didattico e dare almeno uno sguardo al Plastico), affiorano alla mente suggestioni e rievocazioni per le cose che si possono ammirare.

Villa Adriana: veduta aerea

Villa Adriana: plastico

Il “Pecile” rievoca un portico d’Atene, un grande rettangolo riempito d’acqua, i lati più piccoli arrotondati, fiancheggiato da portici disposti in modo tale che vi fosse sempre un lato esposto al sole e uno all’ombra, contemporaneamente. Si suppone che poco oltre il Pecile vi fosse anche una sala di lettura, la cosiddetta “Sala dei Filosofi”.

Il "Teatro Marittimo", costruzione circolare con edificio centrale e portico separati da un canale, dove Adriano amava isolarsi.

Un grande “Ninfeo”, le rovine delle “Piccole Terme” e delle “Grandi Terme”, un “Frigidarium” e una particolarissima Abside con finissimi stucchi nella volta.

Passando per un canale fiancheggiato da templi, statue e giardini, si arriva alla mirabile ricostruzione della località egiziana di “Canopo”, all’estremità il tempio di Serapide.

Affianco alle rovine del “Palazzo Imperiale” una originale “Piazza d’Oro” di forma rettangolare, probabilmente concepita dallo stesso Adriano, indiscutibilmente uno degli imperatori romani più sensibili all’arte e all’estetica.

Infine il Museo, in cui sono custodite diverse opere recentemente scoperte.

Teatro Marittimo

Canopo

 

Villa Gregoriana

La villa si caratterizza per essere un grande e suggestivo parco naturale che dà l’impressione di una natura selvaggia e sembra avvolgere le spettacolari “Cascate” formate dal fiume Aniene che lo attraversa.

Si possono percorrere sentieri a precipizio, incontrare burroni, scorgere grotte come quella delle “Sirene” o quella di “Nettuno”, ammirare cascate come la “Grande cascata”, che precipita con un salto di 160 metri.

Villa Gregoriana è stata riaperta nel 2005 dopo un periodo di chiusura per lavori di ristrutturazione

Tempio di Vesta

Cascata

Grotta

 

 

Scheda Itinerario

Le più belle ville del mondo - Tivoli
Villa D'Este - Villa Adriana - Villa Gregoriana

ORARI

T A P P E   P R I N C I P A L I

Note

08.00

Partenza da Roma o località da concordare

 

Mattino

Visita a Villa Adriana

 

13.00-14.30

Pausa pranzo

 

Pomeriggio

Visita a Villa D'Este

Chiusura lunedì

Pomeriggio

Visita a Villa Gregoriana

 

18.00

Partenza per Roma o località da concordare

 

Quota di partecipazione: da stabilire in base alla località di partenza, al numero dei partecipanti ed alle modalità di soggiorno e trasferimento
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